Dopo la Lazio, anche contro il Napoli Baroni rilancia il 3-5-2: la strada è tracciata e il Toro ripaga con la vittoria
La vittoria contro il Napoli ha portato in casa Toro più di una conferma. Da un lato, ovviamente, quella di Baroni che dopo i tanti dubbi sulla sua permanenza sulla panchina granata porta a casa altri tre punti (dopo i 2 contro la Lazio) che rinsaldano la sua posizione. E quella della sua squadra in classifica. Ma arriva anche e soprattutto la conferma di un modulo, il 3-5-2, che sembra essere sempre di più la strada scelta, in maniera ormai quasi definitiva, dal tecnico. Una scelta che, come già raccontato nelle settimane scorse, di certo sconfessa il mercato ma di fatto sembra dare alla formazione di Baroni un equilibrio fin ora assente.
Basta cambi: Baroni conferma il 3-5-2:
Il Torino, dunque, ha definitivamente abbandonato il sentiero estivo che aveva portato all’acquisto di Ngonge e Aboukhlal (e al quasi acquisto di Oristanio), utili nel 4-2-3-1, per virare prima sul 4-3-3, poi sul 3-4-3 e infine sul 3-5-2 visto a Roma e in casa contro il Napoli, appunto. E i risultati, con 5 punti in due partite consecutive, sembrano dare ragione al tecnico che, al netto di cambi estemporanei che potranno verificarsi – la Coppa d’Africa che vedrà impegnati Masina e Coco potrebbe costringere Baroni ad apportare qualche momentanea modifica – sembra ormai aver scelto il suo modulo di gioco. Interrompendo, finalmente, quella continua staffetta tra moduli differenti che aveva dato l’impressone, a inizio campionato, che le idee in casa Toro fossero quantomeno confuse.
Basta cambiamenti, dunque: il Toro ha trovato il suo gioco, che nella pausa per le Nazionali sembra essere riuscito a consolidare, e la preparazione del match contro i Campioni d’Italia si è di fatto rivelata impeccabile. E’ stato lo stesso Baroni a confermarlo in conferenza stampa: “La partita oggi è una partita complicata, difficile ma la squadra l’ha interpretata nel migliore dei modi. Come dovevamo fare, come l’abbiamo preparata. Sono contento, devo fare i complimenti ai ragazzi perché c’è stata una grande partecipazione, una grande dedizione e la squadra comunque ha mantenuto gli equilibri”.
Vlasic, Adams e Simeone: il “nuovo” sistema esalta i granata
La conferma che la direzione può essere finalmente quella giusta arriva anche dal rendimento dei singoli. A partire dal capitano granata. Penalizzato dal continuo cambio modulo, Vlasic ha faticato e non poco ad entrare negli schemi di Baroni. Da esterno non è mai riuscito ad incidere ma a supporto delle due punte la musica cambia completamente. E contro il Napoli lo si è visto: torna nel ruolo che gli è più congeniale (già ricoperto con Vanoli e anche con Juric) e mette in campo una partita di quantità e qualità alla quale manca solo la gioia del gol. Negata al 15′ del primo tempo soltanto dal palo della porta di Milinkovic-Savic.
Davanti a Vlasic, la novità è la coppia Adams-Simeone schierata per la prima volta come coppia titolare. E i due si esaltano letteralmente. Il primo propizia il gol del Cholito sfiorando poi il raddoppio nel secondo tempo, il secondo si conferma il vero punto di forza di questa squadra uscendo tra gli applausi di entrambe le tifoserie. Così come il Toro a fine partita.

Ma scusate,vale solo quando si gioca a Roma che se si pareggia si prendono 2 punti? Ah cazz è vero,uno te lo dà di bonus il Papa 😂
Chi guarda le partite alla TV e’ sempre fissato sui moduli: 3-5-2, 3-4-3, 4-4-2, bizona ecc ecc. Il fatto e’ che i calciatori non sono puntine da disegno inchiodate a certi posti del campo, ma si muovono, si sovrappongono, cambiano posizione eccetera. Quindi non c’e’ un “3-5-2” ma ci sono… Leggi il resto »
È molto presto per suonare le fanfare, ma devo ammettere che su Vlasic mezzala non ci avrei puntato un euro e invece mi è piaciuto